IL SENSO DELLA SOLIDARIETA’
dei LEGHISTI bossiani

Prima di guardare fuori, la lega bossiana ed i suoi adepti dovrebbe ripulirsi dentro e comprendere che nessuno può immaginarsi,in nessun istante, come persona isolata dalla totalità degli altri esseri. La radice della parola LIBERTA’ rimane sconosciuta all’egoismo bossiano : sconosciuta sia nella sua versione indoeuropea ( eleutheria e libertas) sia in quella sanscritica (freedom e Freiheit) , incapace di capire quanto ESSA esprima potenza connettiva e aggregante , vero amore per il prossimo ( lieben, lief,love ma forse anche libet e libido) , ed ancora affetto ed amicizia ( friend, Freund).
Il cattolicesimo della Lega è la negazione evangelica, forse un vangelo interpretato dalla corrente ruiniana ; è un movimento che sa parlare solo alla pancia ma incapace di aprirsi alla politica della globalità.
A questa lega bossiana “gli altri “ fanno paura e sono utilizzati per interessi personali elettoralistici e di potere; in nome “ degli altri “ vengono riproposti il mito della terra,il richiamo del sangue, l ’identità lingue-dialetti , temi che fin’ora hanno trovato terreno fertile perché rappresentati come rimedio immediato alla paura del “ diverso “.Il mondo è un sistema di vasi comunicanti e per quanto questa infida politica leghista si preoccupi di proteggere ampolle, sigillare confini e cuori , alla fine sarà sconfitta dalla sua stessa politica non avendo compreso che alla fine tutto riguarda tutti.
Rifiuta di capire questa Lega bossiana che se siamo davvero globalizzati,occorre cominciare a mettere in comune la nostra umanità, mescolare fortuna e sfortuna, riconoscerci tutti abitanti dello stesso pianeta.
“”” Occorre capire il nostro modo di stare al mondo: l’io che scende in strada, che incontra il tu, l’io e il tu che si sfregano come legni e fanno fuoco contro la notte; questo è il nostro modo di pensare il cambiamento del mondo. Crediamo infatti che sono ormai maturi i tempi per il grande progetto di <Persona e Comunità> che non mancherà di diventare la forza trasformatrice della politica dei nostri tempi, tanto contrastata dalla Lega bossiana, troppo adagiata sull’amministrazione dell’esistente e poco proiettata verso il futuro, attraverso la riforma degli strumenti di partecipazione democratica e la costruzione di istituzioni in grado di sostenere la vita e i progetti delle comunità esistenti”””.
“””Alla lega padana dobbiamo insegnare che la libertà di tutti non è un limite alla libertà di ciascuno ,bensì l’esatto contrario,la condizione necessaria per l’esercizio della libertà di ciascuno- si traduce nel metodo dell’integrazione”””.
La politica del disconoscimento della solidarietà che esprime questa lega bossiana è il vero rischio del dopo Berlusconi. Oggi la politica sta nell’indebolimento delle difese immunitarie rispetto ai sintomi di regime che pure si respirano abbondantemente. Poichè il Fùhrer ( condottiero) - che il bossismo saprebbe bene interpretare dopo il berlusconismo- basandosi anch’esso su un consenso, più o meno ampio, dal basso, grazie alle sue doti di Verfùhrer ( seduttore ) c’è da chiedersi se il pericolo per l’Italia non sia appunto quello della seduzione “dell’ ampolla “ rispetto alla più faticosa vocazione del cittadino partecipe e responsabile senza i comandi del capo “”.
SS
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